SANT'ANDREA DI CONZA

DESCRIZIONE DELLA TAPPA

L’origine del paese di Sant’Andrea di Conza si ebbe, secondo alcuni, dopo il terremoto del 990, quando i Vescovi abbandonarono la sede abituale di Conza e si stabilirono nel territorio di Sant’Andrea, in un nucleo abitativo intorno alla chiesa dedicata all’omonimo Santo. Altri sostengono che le origini risalgano all’alto Medio Evo, all’occupazione longobarda durante la quale si diffuse il culto di S. Andrea Apostolo ad opera dei Bulgari (chiamati in Italia meridionale dai Longobardi per ripopolare alcune zone devastate dalla guerra contro i Bizantini). I Bulgari, quindi, occuparono il Casale di S. Andrea che rimase di proprietà della mensa Arcivescovile. Dopo il Concilio di Trento, fu istituito nella diocesi il Seminario Metropolitano ed il feudo di Sant’Andrea divenne residenza estiva degli Arcivescovi di Conza e, in quanto tale, subì continui restauri ed abbellito con opere di pregio artistico. Durante il Rinascimento, il Casale si trasformò in un paese a tutti gli effetti, sviluppandosi intorno alla Chiesa Madre. Alla fine del ‘700, il Comune di Sant’ Andrea aveva un preciso assetto urbanistico, con i suoi mulini ad acqua e le sue porte di accesso.Nel periodo risorgimentale si acuì la piaga del brigantaggio e le contrade furono lo scenario di scorribande e tentativi di ribellione di ogni sorta. Oggi il borgo, conserva, a seguito dei diversi episodi tellurici susseguitisi nel tempo, solo minima parte della sua architettura passata.