Arte

Imponente costruzione risalente al XII secolo, il Duomo di Santa Maria Assunta e di San Modestino è uno dei monumenti più importanti di Avellino. Elegante ed armonioso, l’edificio sorge nel punto più elevato del centro storico della città e la sua facciata in marmo bianco e grigio si impone armonicamente sulla piazza antistante. Di grande fascino è il suo nucleo più antico rappresentato dalla meravigliosa cripta di impianto romanico e decorata da stucchi di epoca barocca.

Emblema e simbolo del capoluogo irpino, la Torre dell’Orologio svetta con i suoi 40 metri di altezza dominando lo skyline di Avellino. Suggestiva e di indubbia bellezza fu eretta in stile barocco nella seconda metà del Seicento ad opera del noto architetto e scultore Cosimo Fanzago. Visibile da molti punti della città, dopo il terremoto del 1980 prontamente restaurata è stata elevata a simbolo della ricostruzione della città.

Tra i monumenti più significativi della storia cittadina, posta lungo l’antica strada delle Puglie, la Fontana di Bellerofonte rappresenta un altro importante simbolo di Avellino. Restaurata e abbellita da Cosimo Fanzago da antico abbeveratoio diviene fontana monumentale in stile barocco.

Con la sua facciata uniforme dal disegno molto semplice, caratterizzata dalla sobrietà delle linee, la Casina del Principe è un piccolo complesso monumentale oggi sede di eventi culturali. Un ampio cortile, una splendida fontana, antiche scuderie, giardini e ninfei sotterranei d’ispirazione rinascimentale: questi gli elementi che rendono unico un luogo in cui si percepisce la grandezza della storia della città di Avellino.

Imponente complesso dalla forma esagonale, l’Ex Carcere Borbonico, posto al centro della città, assume oggi il ruolo di polo culturale. L’alto muro di cinta in tufo racchiude un luogo ricco di suggestioni, primo esempio di carcere di ispirazione illuminista. Non più penitenziario dagli anni ottanta attualmente ospita la Pinacoteca Irpina, il Museo del Risorgimento e l’Archivio di Stato.

Passeggiare per il centro di Avellino consente di ammirare bellissimi palazzi storici, che testimoniano i secoli d’oro della città. Da Palazzo Caracciolo, settecentesco edificio nobiliare che con la sua maestosa facciata domina Piazza Libertà, a Palazzo de Concilii che ospitò un giovane Victor Hugo, da Palazzo Greco, un vero e proprio tesoro nascosto in cui fu accolto Giuseppe Bonaparte re di Napoli, a Palazzo de Peruta, prima sede municipale della città, fino al maestoso edificio del Convitto Nazionale “Pietro Colletta”, ogni angolo di Avellino regala scorci di ineguagliabile bellezza.