Il percorso proposto muove nell’area della valle del Tammaro procedendo dal comune di Colle Sannita al borgo di Sassinoro. La chiesa dell’Annunziata è il luogo di culto che raccoglie l’intera comunità di Colle Sannita; edificato nel XIV secolo, conserva numerose opere di valore artistico e votivo. Custoditi dall’unica navata si possono ammirare gli altari lavorati in pietra, i dipinti ad olio ed il pulpito e il coro lignei. Tra i dipinti citiamo le tele ritraenti la Madonna del Rosario, la Vergine della Natività e l’Annunciazione. Lasciando di poco il centro urbano, alla frazione Decorata, si può ammirare la Chiesa di Santa Maria, ed il suo complesso monastico, edificati nel 1051 per opera del Conte Nubilone e del figlio Riccardi. La chiesa, originariamente di rito greco, passò in seguito, ai monaci Cassinesi. In ultima citiamo la Chiesa di Maria Santissima della Libera, all’interno si conserva la statua della Madonna della Libera, portata in processione, la prima domenica di Pentecoste, per le vie del paese. Nell’interno della chiesa si possono ammirare alcuni mosaici di splendida composizione. Seguendo per i territori della valle si arriva al borgo di Sassinoro, ultima tappa del nostro itinerario, vi troviamo il santuario di S. Lucia, costruito in una grotta naturale nel XVII secolo. Prima che al luogo venisse data una connotazione Cristiana, vi si eseguivano rituali sacri per la venerazione di divinità romane, ne è testimonianza la scoperta di un bronzetto, del periodo augusteo, raffigurante Minerva. Agli inizi del medioevo, al culto delle divinità pagane si sostituì quello dei Santi Lucia e Michele. Nel 1643, per volontà del reverendo parroco De Petroniano, fu edificato un Romitorio, ed all’interno fu sistemata una statua in marmo dei Santi venerati. Più tardi, nel 1939, vi fu inaugurata la nuova chiesa al posto del Romitorio, nel 1951 vi fu costruito l’altare di San Michele; la grotta conserva una parete paleocristiana, le nicchie che, un tempo custodivano le immagini sacre ed un cunicolo, scavato nella roccia, utilizzato dai pellegrini che lo percorrono in segno penitenziale per tre volte di seguito.