SAPORI
DI PRIMAVERA

In collaborazione con Made in Vicenza
e con Gambero Rosso TV

ASPARAGO BIANCO
DI BASSANO

La storia dell’asparago è millenaria, i primi esemplari giungono in Italia settentrionale dalla Persia grazie ai greci. Favorita dall’habitat adatto la varietà di Bassano iniziò ad essere sempre più apprezzata e divenne un prodotto ricercato. Nemmeno il susseguirsi delle dominazioni frenò la sua diffusione, la Serenissima, i Francesi e poi gli Austriaci ne promossero la coltivazione e un’attenta opera di selezione delle varietà. E’ nel 2007 che l’asparago bianco di Bassano ottiene la DOP. Si contraddistingue per il colore bianco, i turioni ben formati, dritti, interi, con apice serrato di aspetto e odore fresco.

CILIEGIE DI
MAROSTICA I.G.P.

La ciliegia marostica è sicuramente il frutto più conosciuto della provincia di Vicenza. La cerasicoltura, nella zona di Marostica è stata introdotta dai romani; il frutto è probabilmente originario del Caucaso e arrivò in Italia grazie al Console Lucullo. Le varietà coltivate nel comprensorio, soggetto a IGP, sono oltre venti per una superficie complessiva di 450 ettari.

BREGANZE
 

I vini di Breganze sono stati i primi nel vicentino ad ottenere il riconoscimento DOC nel 1969 con sei tipologie a cui se ne sono aggiunte dieci successivamente. Risale al 1295 la redazione di un codice vinicolo che può essere considerato un disciplinare di produzione “ante litteram”. Nel 1610 “l’itinerario” di Andrea Scotto cita Breganze, “famosa per i vini dolci e saporiti che produce”.
In generale, i vini bianche della DOC Breganze sono caratterizzati da sentori fruttati, floreali e minerali che al palato si rivelano freschi e delicati. La zona di produzione, come definita dal disciplinare, corrisponde alla fascia della Pedemontana Vicentina che comprende i rilievi collinari e l’immediata pianura situate tra i fiumi Astico e Brenta.

RECIOTO DI
GAMBELLARA DOCG

E’ l’unico vino vicentino ad aver ottenuto la DOCG, che individua quei vini che si distinguono per il loro pregio e storicità. Viene prodotto nelle varianti classico e spumante, entrambi costituiscono l’accompagnamento ideale di dolci e biscotti. La zona di produzione ha come punto di riferimento il territorio del comune di Gambellara situata allo sbocco della Valle di Chiampo.

ARCOLE
 

La storia dei vini Arcole DOP affonda le radici nel rapporto contrastato che, in questa zona a cavallo tra veronese e vicentino, l’uomo ha sempre avuto con i numerosi corsi d’acqua. Il ruolo fondamentale di questo elemento si rivela ancora oggi nella peculiare composizione del suolo. I numerosi depositi alluvionali e le mutazioni geomorfologiche hanno prodotto un terreno caratterizzato da una prevalenza limoso-sabbiosa, ideale per la crescita della vite. Le tipologie di Arcole DOP sono molteplici. I bianchi si distinguono per il colore giallo paglierino e i profumi eleganti e sottili. I rossi sono di colore rubino intenso; bouquet intenso con spiccate note di cacao, violette e lampone; sapore asciutto e secco.

RISO DI GRUMOLO
DELLE ABBADESSE

La coltivazione di questo riso prese il via all’inizio del ‘500, il suo nome riso di Grumolo delle Abbadesse ricorda le monache dell’abazia benedettina di San Pietro di Vicenza. Il legame tra questo cereale e le religiose venne reciso nel 1806 con la soppressione napoleonica, ma la qualità del riso è rimasta intatta. La varietà di riso Vialone Nano si riconosce per la grana media tipica del riso di tipo “semifino” e presenta chicchi ovali.

Testi tratti dalla pubblicazione “Atlante Agroalimentare Vicentino“, a cura di Made in Vicenza e Camera di Commercio di Vicenza, 2° edizione, luglio 2015