“Lo strapiombo aereo di Amalfi è immerso nella rete di colori puri che non ripetono i contrasti pigri e nauseanti di certe stagioni tropicali famose nei tracciati dei grandi viaggi. Qui è il giardino che cerchiamo sempre e inutilmente dopo i luoghi perfetti dell’infanzia.
(Salvatore Quasimodo, 1966)
Chiunque giunge ad Amalfi non può non restare affascinato dal suo straordinario Duomo. L’edificio sacro, dedicato a Sant’Andrea, è scenograficamente posizionato sulla sommità di una ripida scalinata che si apre tra le case raccolte attorno ad una piccola piazza, conferendo una nota particolare al centro storico di Amalfi. Imponente è la facciata policroma della chiesa, illuminata da smalti e mosaici e dal timpano dorato.
Il Duomo, costruito nel IX secolo, ha subito nel corso dei secoli, una serie di rifacimenti fino a che nell’800′, in seguito ad un disastroso crollo, venne completamente ristrutturato.
Tracce del Medioevo si ritrovano nel Chiostro del Paradiso, edificato tra il 1266 e il 1268 e destinato a cimitero dei nobili amalfitani. Decorato con archi intrecciati su colonnine marmoree, conserva al suo interno reperti lapidei e sarcofagi di epoche diverse.
Dal chiostro si accede all’elemento più antico del Duomo di Amalfi cioè la Basilica del SS. Crocifisso, edificata prima dell’anno 833, dove al centro dell’aula è allestito il Museo diocesano, nel quale è esposto il Tesoro della Cattedrale.
Accanto alla Basilica del SS. Crocifisso, nel 987, sorse l’attuale Cattedrale dal soffitto a cassettoni, contraddistinto da una navata centrale, caratterizzata dal grande Crocifisso Ligneo del XIII sec.;in alto invece, sull’altare, è la tela del Martirio di S. Andrea. Nella navata sinistra vi è la Croce di Madreperla, portata dalla Terra Santa,di fianco il Battistero in porfido rosso egiziano e, scendendo lungo la navata, nelle cappelline laterali alcune Tele di Silvestro Mirra e dei suoi Allievi. Nella navata destra troviamo il Busto Reliquario di S. Andrea del sec. XVI e, sulla porta, una grande tela raffigurante S. Andrea e S. Matteo.
Preziosissima è poi la magnifica Cripta dove è custodito il corpo di S. Andrea, il primo discepolo di Gesù e Santo protettore di Amalfi, le cui spoglie giunsero ad Amalfi nel 1208, portate dall’Oriente nel corso della quarta crociata. La Cripta si presenta oggi nella forma barocca datata nel 1600 con scene della Passione di Gesù, incastonate fra ricche ed eleganti decorazioni a stucco. L’altare centrale, in marmo pregiato, è opera di Domenico Fontana. La grande statua bronzea è opera di Michelangelo Naccherino, fiorentino (1604).