Vietri mi ha accolta con un esplosione di colori che sono rimasti impressi nella mia mente e che rimangono il ricordo più rappresentativo di questa giornata in costiera.
La visita ad una piccola realtà artigianale che è quella della lavorazione della ceramica mi ha piacevolmente colpito e allo stesso tempo affascinato. L’amore degli artigiani nel creare immergendo le loro mani e soprattutto il loro cuore nell’argilla scivolosa, testimonia come a Vietri la tradizione artigianale vive ancora negli animi delle persone che la abitano. Vedere con quanto amore si crea e si da vita ad un oggetto unico al mondo illuminandolo di colori caldi e vivi presi dal sole, dal cielo e dal bellissimo mare della Costa d’Amalfi non ha prezzo.
Le chiese e i monumenti ti affascinano sempre perché una volta entrati sembra quasi di accedere ad un mondo sacro non solo nel senso religioso del termine, ma sacro perché preservato dai suoi abitanti.
Ho scoperto strade e luoghi prima a me sconosciuti ma al di là di questo li ho attraversati scoprendo la disponibilità e l’amore dei vietresi per la propria terra. Con la guida sapiente di un commerciante del luogo che ha “abbandonato” momentaneamente il suo posto di lavoro ho scoperto storie, tradizioni e aneddoti che solo la voce del popolo può donarti: ascoltare la leggenda di Vietri legata ai suoi due famosi scogli, conoscere gli anziani del luogo e le loro opere sconosciute ai più, scendere velocemente i gradini infiniti verso il mare con l’entusiasmo di una bambina e infine soffermarmi a respirare il profumo del mare sulla spiaggia sassosa di Vietri.